Badante salva due anziani e muore nel rogo della casa. Pensieri di pietà davanti a un ultimo gesto d’amore

È accaduto in provincia di Salerno. La donna, 57 anni, di origini bulgare, è morta asfissiata dopo aver messo al sicuro i due anziani coniugi che accudiva. Cittadinanza commossa e sotto choc: “Gesto di umanità immensa”, ha dichiarato la sindaca. In Europa sono 8 milioni le collaboratrici domestiche che lavorano nelle famiglie, 2 milioni si trovano in Italia.

Enzo Dossico

La commozione dovrebbe essere un sentimento collettivo di fronte a certi fatti, ma sappiamo bene che non è così. Soprattutto sappiamo anche quant’è diffusa la propensione a impressionarci un po’ davanti a una tragedia per poi dimenticarcene alla svelta, perché questo è un tempo così.
Una badante ha perso la vita per sottrarre alle fiamme i due anziani ai quali provvedeva poi è morta asfissiata nel rogo della casa dove lavorava. È successo a Battipaglia, in provincia di Salerno. La vittima è Natalia Dimitrova Beliova, 57 anni, di origini bulgare. Secondo gli investigatori, la donna è morta asfissiata. Si è accorta che dalla camera dove dormivano i due anziani coniugi – lui 88 anni, lei 86 – usciva fumo: la stufa a gpl accesa aveva provocato l’incendio, lambendo una coperta. La badante non ha esitato un attimo: ha svegliato marito e moglie, si è prodigata con ogni forza per portarli al sicuro, quindi ha allertato i familiari raccontando quanto stava succedendo e mettendo in moto la macchina dei soccorsi sanitari e l’intervento dei pompieri. Subito dopo la telefonata, Natalia è rientrata nella villetta dove ormai le fiamme e il fumo si erano estesi e questo è stato verosimilmente il suo passo senza ritorno. I soccorritori non ce l’hanno fatta a strapparla alla morte. I due coniugi sono stati subito ricoverati all’ospedale di Battipaglia: le loro condizioni non sono preoccupanti. La casa dove abitavano è andata distrutta. La sindaca, Cecilia Francese, ha disposto le bandiere del municipio a mezz’asta in segno di lutto cittadino. «Un gesto di un’unanimità immensa», ha commentato.

Consapevolezza umanitaria

È una disgrazia che suggerisce quale momento di riflessione, considerando l’insistenza e l’enfasi con cui si mettono in evidenza certi episodi di negatività dove le protagoniste sono proprio le badanti. Si sa: la cronaca è mossa dalla negatività. Il bene non fa rumore e non fa titolo, scivola via generalmente inosservato, nell’indifferenza. E mai come oggi ci sarebbe bisogno di notizie che rincuorino, che confortino, che lascino intravedere spiragli di luce nella foschia in cui ci troviamo da un anno. I soccorsi prestati dalla badante bulgara per salvare i due nonni assistiti e soccombendo poi lei stessa per asfissia impongono qualche atteggiamento di consapevolezza umanitaria verso figure che con il loro lavoro evitano a moltissimi anziani di prendere la strada del ricovero, spesso della solitudine, con sconfinamenti nella malinconia e nella tristezza. Senza l’opera delle badanti – che pure hanno una patria, la terra delle loro radici e della loro appartenenza, una famiglia, spesso dei figli, talvolta anche dei genitori – molti anziani dovrebbero staccarsi da affetti, amicizie, luoghi e sentieri del cuore per andarsene, magari lontano, a vivere l’ultimo tratto di cammino terreno.
Per avere un’idea delle dimensioni di quest’assistenza domiciliare si calcoli che sono più di due milioni le colf, le badanti e le baby sitter che lavorano nelle famiglie italiane, accudendo dai bambini agli anziani. La stragrande maggioranza di queste persone sono di provenienza straniera, dall’Europa dell’Est ai Paesi del Centro America e dell’America del Sud, dall’Africa alle Filippine (oltre il 70% arriva da nazioni non UE). In Europa sono calcolate in 8 milioni le collaboratrici domestiche regolari.
Il salvataggio operato dalla badante bulgara a Salerno, a costo della propria vita, porti almeno a rivedere alcuni pregiudizi, sostituendoli con sentimenti di pietà, in un abbraccio di gratitudine e di solidarietà. Che pulsi nel cuore, davanti a questa tragedia, almeno un segno di umanità.