I nuovi gioielli della Corona

Le nuove tecnologie stanno radicalmente modificando la vita di tutti i giorni e le certezze alle quali siamo abituati potrebbero presto iniziare a vacillare. Senza soccombere acriticamente a quel che affermano i “profeti di sventura”, vale la pena tentare un’interpretazione realistica delle notizie di stampo economico.

Enrico Moretto*

Per una volta, giornali e TV hanno parlato della dinastia Windsor senza scadere nel pettegolezzo. Sua maestà la regina Elisabetta II, sul trono dal lontano 1952, ha infatti di recente acquistato i diritti su più di 20000 brani musicali.
L’Inghilterra, si sa, è la nazione che ha dato i natali ad artisti che hanno rivoluzionato la musica leggera. Ma non è questo il motivo per il quale la sovrana di Regno Unito e Commonwealth ha deciso di investire su motivi che, con tutta probabilità, non ha mai sentito né ascolterà mai.
La prima e più semplice regola dell’economia dice: per qualcuno che acquista ci deve essere qualcun altro che vende. Tra questi, il cantante statunitense Bob Dylan che, dopo essersi chiesto per decenni dove si fossero cacciate le risposte alle domande fondamentali della vita, ha deciso di monetizzare il suo genio musicale cedendo, per la cospicua somma di 300 milioni di dollari, le royalties, i diritti delle sue canzoni.
Questi numeri fanno girare la testa e portano ad una spiazzante riflessione: tra i molti cambiamenti ai quali stiamo assistendo dall’inizio del ventunesimo secolo, anche la nozione del termine “ricchezza” sta subendo una sostanziale mutazione.

Elon Musk
Secondo Forbes Elon Musk guida la classifica delle persone più ricche al mondo.

Dalla ricchezza immobiliare a quella immateriale

Ogni anno, la credibilissima rivista economica Forbes stila la classifica delle persone più ricche al mondo. Al primo posto si è insediato Elon Musk, poliedrico imprenditore che, prima di dedicarsi a razzi e autovetture elettriche, fu il co-fondatore di PayPal, piattaforma digitale con la quale si paga in tempo reale ed in ogni angolo della Terra. Buon secondo, Jeff Bezos, creatore di Amazon, azienda che ha visto lievitare i suoi conti a seguito della pandemia che, costringendoci a restare a casa, ci ha trasformati, per non soccombere alla noia, in attivissimi acquirenti on-line.
Cosa ci dice tutto questo? Nell’epoca post-tecnologica, dove tutti spendono ore intere con il naso tuffato sopra lo schermo del cellulare, la ricchezza è diventata impalpabile quanto un invisibile algoritmo ed eterea come un brano musicale o un telefilm che ascoltiamo e vediamo senza più nemmeno fare la fatica di acquistare CD e DVD.
Dalla ricchezza “immobiliare” si sta vorticosamente passando a quella “immateriale”. La prossima rivoluzione economica è già qui e può darsi che quel che fino ad ora è stato ritenuto solido bene rifugio sia destinato a perdere valore. E se il titolo dell’inno reale britannico è “Dio salvi la Regina”, la speranza è che Qualcuno cali anche su di noi il suo benevolo sguardo.

* Laureato in economia e commercio, ha conseguito un dottorato di ricerca in matematica per l’analisi dei mercati finanziari ed è ricercatore universitario presso il Dipartimento di economia dell’Università dell’Insubria .Da sempre sensibile e attento alle tematiche dell’educazione finanziaria, che sa rendere in forma molto divulgativa, accessibile a tutti.

Enrico Moretto