Lourdes, dove il tempo sfiora l’eterno

Domani è l’11 febbraio e la fede porta a Lourdes. Anche in questo tempo dominato ancora, purtroppo, dalla pandemia. Il santuario francese ai piedi dei Pirenei non conosce più le folle che ogni giorno e praticamente per tutto l’anno sfilano in preghiera davanti alla Grotta delle apparizioni. E la prima grazia che si ottiene è quella della speranza.

Gianni Ballabio

11 febbraio 1858
È la data della prima apparizione di Maria alla quattordicenne Bernadette Soubirous, andata per legna a Massabielle con la sorella e un’amica.

Bernadette (7 gennaio 1844 – 16 aprile 1879)
Una ragazza semplice, povera, senza istruzione, scelta per un missione sublime, segnata anche dall’ esperienza del soffrire nel corpo e nel cuore. Soprattutto dall’amaro dolore dell’incomprensione.

Pellegrinaggio a Lourdes 2008

Pellegrini malati
Mi sono chiesto – scriveva il vescovo Eugenio Corecco – perché la nostra Chiesa particolare sente il bisogno di portare i suoi ammalati a Lourdes. Non è un progetto, nemmeno un semplice gesto di carità. Credo che questo gesto della Chiesa di riunire i suoi ammalati – e il Vangelo ci ricorda che questo fenomeno è incominciato attorno alla persona di Gesù – nasce da un bisogno più profondo, che supera l’esigenza e la situazione di ogni singola persona. E’ quello di dire e mostrare che la malattia in mezzo al popolo cristiano ha un valore profetico. La malattia, se vissuta bene, è il momento pedagogico all’interno della vita umana che meglio di tutti gli altri ci può aiutare a capire chi siamo noi, chi è Lui, il Signore, e quanto più grande sia Lui”.

Il Gave
È il fiume di Lourdes, di Bernadette, dei milioni di pellegrini lungo gli anni. Accompagna con il suo scorrere lento e tranquillo, il silenzio e il pregare di Lourdes, come un’antica e sempre nuova canzone.

I medici
Sono una presenza preziosa; infondono sicurezza e fiducia. Sono pellegrini anche loro accanto ai malati.

Pellegrinaggio a Lourdes 2008

Infermiere e brancardiers
Sono al servizio dei malati. La loro giornata comincia sulle prime luci dell’alba fino a sfociare nella notte, perché un vero servizio e un’assistenza sincera non conoscono pause.

Gli scout
Ragazzi, giovani, adulti, pronti a dare una mano, a compiere un servizio, a portare un aiuto con quel loro fare spontaneo e immediato che fa parte della loro stessa identità.

La Grotta
Luogo di silenzio e preghiera, di luce e di pace. Lo sguardo supera il tempo, mentre delicato e suggestivo è passare accanto a quella roccia, sfiorando quei massi, per attingervi forza e speranza.

La grande basilica sotterranea
Si vive il respiro universale della Chiesa convenuta al richiamo della Madre, da ogni parte del mondo per fare comunione.

L’acqua di Lourdes
È sgorgata il 25 febbraio 1858, in occasione della nona apparizione. Acqua convogliata alle piscine per un gesto di umiltà e di fede. Non pesa la lunga fila di attesa, tanto semplice e sincero è il desiderio di essere immersi in un’acqua viva e sempre nuova.

La processione eucaristica
È incessante litania di preghiera nel pomeriggio. Ogni malato riceve la benedizione. Ognuno ha la sua domanda e la sua invocazione: soprattutto di speranza e di pace.

Notte di luce
Quando le prime ombre scendono lentamente dai Pirenei, la suggestiva processione chiude la giornata dei pellegrini. Mille e mille luci nella notte, come se tutte le stelle del cielo si specchiassero nella terra e nei cuori.

Pellegrinaggio a Lourdes 2008

Ripartire
Non è mai facile staccarsi da Lourdes. Ogni pellegrinaggio germoglia nel quotidiano provando nel cuore una rinnovata speranza da portare a tutti, da seminare ovunque, perché in ogni zolla possano sbocciare fiori di Lourdes.

Lourdes e la pandemia
In un tempo di sofferenza e paura, di forzata chiusura e sofferto distacco da tante persone care, il pensiero di Lourdes s’affaccia come uno spiraglio di luce e speranza.


Le foto che illustrano questo servizio sono opera di Jo Locatelli, fotoreporter per oltre mezzo secolo e responsabile della fotografia al “Giornale del Popolo” di Lugano, autore di numerosi libri fotografici, tra i quali appunto Lourdes, il giardino dello spirito (con le Edizioni Ritter di Aristide Cavaliere). Jo Locatelli ha “raccontato” con il suo obiettivo la cronaca – molta della quale è già diventata storia – della Svizzera italiana, con numerosi “reportage” in giro per il mondo, dalla Terra Santa a Lourdes fra gli itinerari dell’anima, fino all’India, per documentare la realtà di quel subcontinente e lo slancio/impegno umanitario e di solidarietà espressa dal Tamil Nadu (in particolare a Chennai e Madurai) al Kerala.

Jo Locatelli a Lourdes