Ripartire, con sentimento

Questo tempo e questa cultura stanno togliendo all’amore il coraggio e la voglia di pensare al futuro

Marianna Colavolpe

È chiaro: siamo in un momento molto difficile per costruire e consolidare rapporti interpersonali. Eppure dal disorientamento, dall’incertezza del futuro e dall’isolamento fisico ed affettivo, in cui da tempo siamo costretti, dobbiamo poter uscire, cercando la spinta di una forte energia vitale, che porti una nuova aurora per tutti e specialmente per i giovani, sempre più fragili e insicuri, ma sui quali si deve anzitutto imperniare la missione di far ripartire la vita, nella sua progettualità positiva. Perché ciò avvenga è importante anche ripensare al valore dei sentimenti, che agli uomini hanno, al principio, consegnato la varietà della vita.
I sentimenti, che irrompono sulla scena primordiale, segnano la prima vera distinzione tra l’uomo e tutti gli altri esseri viventi, con cui aveva fin lì condiviso lo stesso “modus vivendi”.

  • Avvertire inclinazioni positive o negative e pulsioni verso i propri simili,
  • provare stabilmente piacere o dispiacere per la vicinanza di qualcuno,
  • desiderio, attrazione o repulsione,
  • gioia o dolore per la presenza o per la perdita di un proprio simile,
  • attaccamento e voglia di restare sempre insieme a un altro:
  • tutto ciò è la novità che entra con forza nella vita degli uomini.

Ecco, allora, che l’essere umano scopre in se stesso un mondo impetuoso e impara a conoscere i due sentimenti fondamentali della vita, l’odio e l’amore. Ma l’odio si rivela presto un sentimento monolitico e sterile, privo di gradazioni e variazioni, e da ultimo nocivo persino per chi lo prova, quindi da non nutrire. L’amore si presenta invece come un caleidoscopio con mille sfaccettature, con una gamma infinita di sfumature e soprattutto ricco di sorprendente fecondità; si orienta come una bussola a seconda di chi lo offre e di chi lo riceve, facendo della la vita un bellissimo viaggio.

LE PULSIONI E I SENTIMENTI – Oggi, guardando al nostro vissuto quotidiano, sembrano prevalere le pulsioni passeggere, mentre sbiadiscono i sentimenti stabili, soprattutto quelli positivi, come l’amore. Ed è proprio di questo sentimento, così creativo leale ed etico, che voglio parlare, perché il tempo della rinascita, dopo il lungo “sonno pandemico”, non potrà farne a meno. La sua bellezza è nel fatto che è inesauribile e multiforme e ognuno lo può provare e lo può esprimere in un insieme di relazioni, tutte positive e arricchenti per l’esistenza: amore tra genitori e figli, tra fratelli, tra amici, tra prossimi. E c’è l’amore di coppia, che è basilare per la continuità della vita e, sebbene ristretto, riservato e quasi esclusivo, porta con sé un grande potenziale di positività. È un sentimento che unisce in profondità chi inizialmente era estraneo, due persone che acquistano più forza e fiducia in sé, divenendo un insieme armonioso e proponendosi di fare cose fondamentali per la propria esistenza e per il destino stesso dell’umanità, come dare la vita ad un nuovo essere. Amore che non esclude niente e se, all’inizio, può essere dominato dalla fascinazione fisica che con esso si salda, nel tempo acquista quella spiritualità che lo eleva, quando necessario, anche al di sopra della tangibile materialità.

Coppia di sposi mano nella mano

IL TERRENO DELL’AMORE – Un sentimento capace di sublimarsi nel sostegno e nell’accettazione reciproca, nella tenerezza, nella condivisione di tutto quello che la vita può portare, nella capacità di comprensione e anche di perdono. Come una nave spiega le sue vele e tiene la sua rotta, riuscendo anche a oltrepassare tempeste che potrebbero farla affondare o mandarla alla deriva. Parlo di quell’amore che, superando ogni fragilità, ha un fondamento stabile nella lealtà e nella fedeltà ed è capace di non farsi distruggere dalla ripetitività stancante, ma anzi trova proprio nella costanza e nella quotidianità la sua ragione morale. Scriveva il filosofo Kierkegaard: “La voce dell’amore somiglia alla voce delle fate che si leva dalle grotte nelle notti d’estate, ma la decisione ha la serietà della perseveranza che risuona anche nel fuggevole e nel caduco. Il passo dell’amore è leggero come quello della danza sui prati, ma la decisione sostiene il danzatore stanco, finché la danza ricomincia.

Un sentimento prezioso che trova uno spazio concreto nella vita di un uomo e una donna che si promettono fedeltà, soprattutto interiore, di coscienza e spiritualità. “Questo amore è fedele, e davvero, se non fosse fedele questo tipo di amore, dove trovarla allora la fedeltà?”

LA PAURA DI QUEL “SEMPRE” – E c’è di più, questo amore di coppia è un sentimento etico, infatti il bene che produce non è solo a vantaggio di chi lo prova, ma si riflette positivamente sulla comunità umana, perché ne costituisce il nucleo fondamentale. Eppure, da qualche tempo, questo tipo di amore è quasi una rarità. Sembra ci sia, soprattutto nelle giovani generazioni, il timore a pronunciare la promessa “per sempre” e prevale la tendenza a considerare l’esperienza della vita di coppia, quando c’è, e a volte ancor prima che cominci, come qualcosa di transitorio, che si può aprire e chiudere rapidamente.
Forse l’incapacità di legarsi a sentimenti che impegnino profondamente e stabilmente il nostro mondo interiore è figlia del diffuso, e ormai radicato, senso di precarietà che offusca l’orizzonte e toglie il coraggio e la voglia di pensare al futuro; e forse si è troppo influenzati da modelli relazionali privi di radici e di spessore, che rischiano di farci smarrire l’autenticità e la solidità dei rapporti umani. Allora è necessario prenderci più cura del sentimento dell’amore, riaffermando la sua importanza, affinché non si cada nella pigrizia del cuore e nell’egoismo che isola; affinché non si prenda la china dei facili e sterili surrogati, ma si scelga l’amore fedele, che può durare nel tempo, che può dare stabilità alla relazione tra due persone che si uniscono a formare una coppia, che allontana dall’individualismo dell’io e avvicina all’armonia del noi. Ricordando sempre che nulla si può costruire sulle sabbie mobili.